Lirica

La Bohème, il superclassico di Puccini torna a Genova

La Bohème
La Bohème

Il Teatro Carlo Felice nel centenario della morte di Puccini ripropone il suo allestimento del 2011.

Dopo diverse opere poco conosciute nel cartellone di quest’anno, al Carlo Felice di Genova c’è molta attesa per un superclassico della lirica come La Bohème: riproposto quest’anno nell’allestimento creato dallo stesso teatro genovese nel 2011. 

In questo modo l’opera si inserisce nelle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini, che realizzò il suo capolavoro traendolo dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger, con libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, e battendo sul tempo Ruggero Leoncavallo che stava facendo la stessa cosa.

Minasi dà forfait per motivi di salute

La prima di Bohème sarà venerdì 12 aprile alle 20. Sul podio non ci sarà il maestro titolare Riccardo Minasi “per suggerimento del medico”. Dopo le grandi emozioni che aveva donato al pubblico genovese dirigendo la Beatrice di Tenda, Minasi ha infatti accusato la fatica e su consiglio dei suoi medici si è trovato costretto “ad alleggerire il carico di lavoro nelle settimane successive”: ha potuto portare a termine le repliche di Beatrice ma ha dovuto dare forfait su Bohème.

Di recente Minasi, nominato direttore d’orchestra del Carlo Felice nel 2022, ha debuttato con i Berliner Filarmoniker che lo hanno coinvolto per altri due progetti. Il musicista romano, classe 1978, aveva iniziato a collaborare col teatro genovese durante il Covid. A sostituire Riccardo Minasi sarà quindi il maestro Francesco Ivan Ciampa.

La regia è affidata ad Augusto Fornari, con scene e costumi di Francesco Musante, le luci di Luciano Novelli. Come sempre orchestra, coro, voci bianche e tecnici dell’Opera Carlo Felice; maestro del coro Claudio Marino Moretti, maestro del coro di voci bianche Gino Tanasini.

Un cast di ottimo livello

Di primo livello il cast. Sul palcoscenico ci saranno Anastasia Bartoli o Serena Gamberoni (Mimì); Galeano Salas o Alessandro Scotto di Luzio (Rodolfo); Alessio Arduini o Leon Kim (Marcello); Benedetta Torre o Maria Novella Malfatti  (Musetta); Gabriele Sagona o Luca Dall’Amico (Colline); Pablo Ruiz o Fernando Cisneros (Schaunard); Matteo Peirone (Alcindoro) Giampiero De Paoli o Alberto Angeleri (Parpignol); Claudio Isoardi o Antonio Mannarino (venditore ambulante), Claudio Ottino (Benoît), Franco Rios Castro (Sergente), Loris Purpura (Doganiere).

Ciampa: "Puccini parlava di tutti noi"

"La semplice definizione di capolavoro non basta per trasmettere la genialità di Puccini – afferma Francesco Ivan Ciampa - E non solo in quest’opera, ma in tutto il suo straordinario percorso artistico. Quest’anno tutto il mondo celebra questo genio italiano a 100 anni dalla sua scomparsa, ma non dimentichiamo una cosa: lui ha celebrato tutti noi per l’intera sua vita. Ci ha raccontati, ci ha dipinti in palcoscenico, ha colto le corde più intime delle nostre anime e le ha sublimate con la musica. Celebrare veramente Puccini non è solo eseguire le sue opere, ma ricordarsi di vivere la vita, emozionarsi, amare".

Prosegue la politica del sovrintendente Claudio Orazi per allargare la platea degli spettatori, con biglietti scontatissimi per i giovani e accordi con l'azienda di trasporti locali per portare in centro città i residenti delle delegazioni periferiche.